Run out poker, il cambio di scenario che ribalta tutte le mani
Ci sono casi, come quello rappresentato dal run out nel poker, in cui l’espressione colpo di scena è a dir poco appropriata. Anche perché si tratta di un vero e proprio coup de théâtre, che ribalta l'esito del gioco.
Un cambio di scenario non facile da gestire
Proveremo a dare una definizione di run out nel poker corretta e chiara al tempo stesso. Si tratta di uno dei più importanti turning point durante una singola mano. Un episodio che rischia di spostare una quantità enorme di chips e di denaro: bastano pochi secondi per cambiare il destino di un torneo o di una sessione di cash game.
E a renderlo più sconvolgente – e in un certo senso affascinante – è il fatto di essere totalmente fuori dal controllo dei giocatori. Tutto, infatti, dipende solamente da come si evolve il board, ovvero le cinque carte comuni di ogni mano. In particolare, sono le ultime due carte, ovvero il turn e ancor di più il river, a poter ribaltare l’esito di un colpo.
Il run out, dunque, è quel momento di una mano che può spostare totalmente gli equilibri al tavolo. Si può passare da una situazione di comodo vantaggio nei confronti del proprio avversario, al ritrovarsi improvvisamente a inseguire. Basta una carta per regalare una beffa atroce o una soddisfazione inaspettata. E ogni strategia rischia di andare a farsi benedire…
Alcuni grandi esempi di run out nel poker
Ma quali sono i casi più clamorosi di run out nel poker? Partiamo dicendo che l’online sarà pieno di eventi di questo genere, se non altro perché si gioca una quantità di mani impossibile da calcolare, quindi per la legge dei grandi numeri si tratta di un fenomeno molto frequente. Diversa è la situazione che riguarda il live.
Uno dei casi più clamorosi risale senza dubbio al Main Event delle World Series of Europe (WSOPE) del 2009. All’epoca dei fatti, il circuito europeo del più grande festival di poker live si disputava all’Empire Casino di Londra. I protagonisti della mano in questione sono due colossi del gioco, ovvero Daniel Negreanu e Barry Shulman, arrivato fino in heads up.
La mano ha visto Shulman andare all-in con coppia di Assi, con Negreanu che ha fatto call con Q-J. Il flop presentava un Jack, un Otto e un Cinque. Il turn ha regalato un clamoroso Jack per il sorpasso del canadese, ma l’Asso arrivato al river ha svelato il concetto di run out in tutto il suo fragore.