La legge sui casinò in Italia
Lungi da me voler entrare in complicate questioni normative, ma devi sapere che la legge sui casinò in Italia ha finalità economiche e politiche. Tutti i casinò italiani terrestri, infatti, si trovano in posizioni vicine al confine con altri Paesi europei (addirittura Campione d’Italia è un’exclave italiana in Svizzera): la scelta di concedere il gioco d’azzardo ai quattro casinò nostrani è legata alla considerazione che, in loro assenza, i giocatori sconfinerebbero allontanando ricchezza e turismo dall’Italia.
Nel 2011 c’è stata invece una rivoluzione nel settore, quando il Decreto Legge numero 98 ha legalizzato l’offerta dei giochi online, comprese le varianti del videopoker online, permettendo l’apertura dei casinò online. Da allora, tutte le sale gioco virtuali che vogliono operare in Italia devono possedere una regolare licenza, rilasciata dall’Agenzia delle dogane e dei Monopoli (ex AAMS).
I casinò italiani
In questo momento, i casinò italiani sono quattro:
- Casinò di Venezia
- Casinò di Sanremo
- Casinò di Saint-Vincent
- Casinò di Campione d’Italia
Attualmente, però, solo tre sono attivi: il Casinò di Campione d’Italia è stato dichiarato fallito nel 2018. In realtà, la chiusura potrebbe non essere definitiva, visto che ci sono progetti di riapertura a breve termine.
Il Casinò di Venezia
Fondato come già accennato nel 1638, il Casinò di Venezia è il più antico d’Italia. Oggi può contare su due sedi, quella di Ca’ Vendramin Calergi, affacciata sul Canal Grande, e quella più moderna di Ca’ Noghera, vicina all’aeroporto.
Qui si può giocare a tutti i giochi da casinò più celebri, come roulette, chemin de fer, blackjack, caribbean poker e slot machine. Al Casinò di Venezia vengono organizzati anche numerosi tornei di poker live, per tutti gli appassionati di Texas Hold’em.
Il Casinò di Sanremo
Se a livello di struttura il Casinò di Venezia non ha rivali, in termini di storia quello di Sanremo è a tutti gli effetti la prima sala da gioco italiana pubblica. Costruito in stile liberty nel 1905, il Casinò di Sanremo è diventato ben presto un punto di riferimento per il turismo in Liguria, contribuendo al benessere economico del territorio.
Oltre ad offrire una vasta gamma di giochi da casinò, e ad ospitare numerosi eventi culturali e di intrattenimento, il Casinò di Sanremo è stata la prima sala italiana ad essere scelta come sede di una delle tappe dello European Poker Tour, il circuito professionistico di poker più ricco e longevo del Vecchio Continente.
Il Casinò di Saint-Vincent
Il Casinò di Saint-Vincent, noto anche come Casino de la Vallée, si trova in Val d’Aosta, incastonato nelle splendide montagne della catena delle Alpi. Fu aperto per la prima volta nel 1921 dal sindaco Elie Page, che per attirare turisti chiese e ottenne il permesso di installare una roulette, poi chiusa in occasione della prima guerra mondiale. Il Casinò aprì ufficialmente nel marzo del 1947, e da lì non si è più fermato.
Sviluppato su una superficie di oltre 3.500 metri quadrati, su due piani di un edificio, il Casinò di Saint-Vincent può vantare un ampio assortimento di tavoli da gioco e oltre 400 postazioni per il gioco elettronico. Per molti anni è stato una delle sedi predilette dell’Italian Poker Tour, circuito di poker live made in Italy, attivo dal 2009 al 2016.
Il Casinò di Campione d’Italia
La storia del Casinò di Campione d’Italia è la più triste delle quattro. Fondato nel 1917, chiuso due anni dopo in piena guerra e riaperto definitivamente nel 1933, la sua particolarità era quella di essere sorto in un’exclave italiana in territorio svizzero. Uso il passato perché purtroppo, ad oggi, il casinò è stato chiuso.
Dopo anni di difficoltà economiche, infatti, il 27 luglio 2018 il Casinò di Campione è stato dichiarato fallito, dando vita ad un effetto-domino di proporzioni gigantesche, per una comunità piccola come quella di Campione d’Italia. La speranza è che il casinò possa riaprire a breve, anche se il cammino non sarà semplicissimo.
Gli altri casinò italiani
Nel secolo scorso, diverse città italiane hanno provato a sfruttare il volàno del gioco d’azzardo per spingere sull’acceleratore del turismo. Tra gli esempi più noti possiamo citare Rapallo, San Pellegrino Terme, Merano, Bagni di Lucca e Taormina, tutte sedi di casinò chiusi ormai da diverso tempo. I più longevi sono stati quello di Bagni di Lucca, aperto nel 1839 e chiuso nel 1953, e quello di Gardone Riviera (1911-1946).
FAQ
Arrivato a questo punto, dovresti saperne molto di più sui casinò italiani, sulla loro storia e sulle loro caratteristiche distintive. Ma siccome non si finisce mai d’imparare, e anche di chiedere e capire, perché non concludere con le domande più frequenti?