Sulla regolarità e l’equità del poker online, un fenomeno in costante crescita nel mondo, si discute ormai da più di dieci anni. Da quando, cioè, questo gioco di carte sportivo è diventato protagonista sul web. Nell’articolo che stai per leggere affronteremo l’argomento, ricordando alcuni scandali del passato e spiegando i meccanismi che regolano il gioco oggi. Il poker online è truccato: mito o realtà? Scopritelo insieme a noi!
Perché molti giocatori pensano che il poker online sia truccato?
Da quando il mondo del gioco d’azzardo è diventato prevalentemente digitale, alcuni giochi sono stati inevitabilmente visti con sospetto dagli appassionati. L’assenza di croupier ad esempio ha spinto molti giocatori di poker a pensare che le partite potessero essere truccate, spesso cercando una ragione per giustificare la loro scarsa abilità e le loro sconfitte. Questo però non significa che in passato non siano avvenuti episodi scandalosi, che hanno rischiato di allontanare molti player dal poker online.
Gli scandali nel poker online
In passato non sono certo mancati famosi scandali che hanno messo in dubbio la credibilità del poker online e delle imprese che supportano questo business. In alcuni casi è stato dimostrato che le piattaforme erano truccate, in altri le stesse sono state protagoniste di crimini finanziari. Continuate la lettura per scoprire in maniera più approfondita di cosa stiamo parlando.
🏆 I 3 più importanti scandali del poker online | 📅 Anno |
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Black Poker Friday | 2011 |
Ultimate Bet Poker | 2007 |
Pitbull Poker | 2009 |
Esaminiamo separatamente ogni caso nel nostro viaggio per scoprire se il poker online è affidabile oppure no. Partendo però da un presupposto fondamentale che sarà importante tenere a mente: proprio grazie a queste storie l’industria è complessivamente riuscita a migliorare, permettendo alle grandi aziende che ne sono protagoniste di offrire un prodotto sempre più valido ai propri clienti.
Black Friday 2011 – USA Against Online Poker
Venerdì 15 aprile 2011 tre tra i più famosi siti di poker online negli Stati Uniti furono improvvisamente sequestrati dal Dipartimento di Giustizia federale. Alcuni operatori furono chiusi per il mancato rispetto delle regole, altri per l’incapacità di pagare i clienti vincitori dei vari tornei. Il più grande e famoso tra questi, PokerStars, non solo ripianò in breve i propri debiti, ma in corso d’opera acquistò anche un’altra azienda coinvolta, Full Tilt, rifondando anche in questo caso i giocatori.
Sorprendentemente, dopo il polverone sollevato, nel 2012 le accuse caddero: fu dimostrato che le piattaforme non erano mai state manipolate, anche se venne sottolineato come la sostenibilità finanziaria dei vari siti, che operavano al tempo in America in un settore ancora non regolarizzato, potesse rappresentare un potenziale problema con cui fare i conti prima o poi.
Ultimate Bet – Lo “schema Super User”
Difficile dire se in questo caso possiamo parlare davvero di poker online truccato. Proviamo ad andare con ordine: Ultimate Bet è stata un’azienda operativa nel settore fondata nel 2001 dal businessman Greg Pierson e dal giocatore professionista Russ Hamilton, e per un lungo periodo di tempo fu una delle piattaforme di maggior successo negli Stati Uniti.
Nel 2007, tuttavia, la tecnologia utilizzata dal sito fu messa in dubbio da numerosi giocatori. Questi affermavano che chi disponeva dell’account “Super User” potesse leggere le carte coperte degli avversari. Un’idea che pareva dovesse servire ad alcuni amministratori per capire se alcuni giocatori baravano, anche se non c’era la certezza che questi “super utenti” non interferissero così nel gioco.
Anche se gli amministratori in possesso di questi account non potevano prendere attivamente parte alle partite, dato che lo stesso computer non poteva utilizzare anche quello di gioco, si sparse la voce che chi poteva vedere le carte potesse barare agendo “in collaborazione” con un altro giocatore aiutandolo così a vincere.
Nello stesso periodo vennero lanciati infatti i primi software analitici sul poker online, che mostrarono come alcuni player avessero percentuali di vincita decisamente irrealistiche. Per molti questa fu la prova che serviva per condannare Ultimate Bet e i suoi “Super User”.
Pitbull Poker
Pur senza mai finire davvero al centro dell’attenzione, questa piattaforma operò per più di cinque anni muovendo notevoli quantità di soldi. Basata sul linguaggio di programmazione Flash, rendeva facile l’utilizzo di estensioni ad hoc da parte di hacker che potevano così leggere le carte di tutti i giocatori.
Sospettando questo tipo di truffe, la società chiuse improvvisamente i battenti nel 2009 senza effettuare i pagamenti dovuti a giocatori che, a suo dire, potevano averli ottenuti in modo illegale. E la domanda tornò di attualità tra i numerosi appassionati del gioco: il poker online è truccato?
All’epoca, parliamo di un periodo di tempo compreso tra il 2003 e il 2009, era senz’altro possibile “rompere il codice” per trarne profitto. Logico quindi che all’epoca i giocatori potessero considerare questo gioco rischioso, non affidabile o addirittura truccato. Ma si tratta di operazioni che oggi sono impossibili sui siti di poker online sicuri. E lo dimostreremo nel seguente paragrafo.
È possibile truccare il poker online oggi?
La verità è che, al giorno d’oggi, è quasi impossibile manipolare una piattaforma di poker online. Non solo perché la sicurezza è estremamente alta, ma perché i giocatori sono molto più attenti che in passato. Il settore, del resto, ha avuto modo di imparare dai propri errori, senza considerare l’evoluzione tecnologica degli ultimi anni.
Se sei un amante di cose come complotti e cospirazioni avrai sicuramente letto numerose discussioni online sul tema “poker online truccato”. Sono popolari da anni, ma spesso non accompagnate da prove che mostrino nero su bianco l’irregolarità delle partite in scena sui maggiori siti. Dunque si tratta di semplici speculazioni.
Sono due i motivi principali per cui molti giocatori perdono soldi al poker online. Il primo è l’incapacità di accettare fattori come la sfortuna o, peggio ancora, di non possedere così tanto talento. Questo spesso è il problema per tanti, mentre bisogna considerare anche la velocità del poker online rispetto a quello in carne ed ossa.
La presenza di un’intelligenza artificiale al posto del classico croupier rende infatti il gioco molto più rapido. Un dato di fatto che è facile comprendere confrontando il numero di mani giocate di media in un’ora: nel poker dal vivo si svolgono circa 25-30 mani, in quello online il numero oscilla tra 75 e 100. Considerando che molti player giocano anche su 2, 3, 4 o 5 tavoli contemporaneamente, le mani in un’ora possono essere 400 o persino 500.
Questo è il motivo per cui molti giocatori perdono soldi molto velocemente e arrivano a pensare che il poker online sia truccato. In realtà, data la velocità del gioco, è possibile non ottimizzare al meglio neanche mani servite con coppie di Assi o Re: in fin dei conti neanche queste garantiscono vincite, dato che parliamo di un gioco in cui la fortuna può superare l’abilità.
Come individuare il poker online truccato
Se la piattaforma in cui state giocando a poker è truccata non sarete probabilmente in grado di accorgervene da soli, e certo non da subito. Per questo è importante giocare su siti che offrono tutte le garanzie in termini di sicurezza e legalità, come ad esempio i migliori casinò online con licenza ADM.
Se avete sospetti potete comunque confrontare la vostra opinione con quella di altri giocatori, magari professionisti o high-rollers, e utilizzare al contempo i già citati software analitici studiati per il poker che permettono una visione d’insieme del gioco. Se avete sospetti è probabile che questi saranno condivisi da altri utenti, che presteranno maggiore attenzione alle dinamiche del gameplay.
Naturalmente eventuali truffe non saranno da subito evidenti, perché pur in presenza di statistiche sospette sono necessarie ulteriori indagini e ispezioni per averne la certezza. Se siete abbastanza determinati potete confrontare i numeri con quelli di alcuni dei migliori giocatori professionisti al mondo: scoprirete così se i vostri sospetti sono fondati o se vi state confrontando con player semplicemente troppo forti.
I migliori siti per il poker online sicuro
Al giorno d’oggi sono letteralmente migliaia le piattaforme online che permettono di giocare a poker e che offrono un servizio equo ai propri clienti. È fondamentale sottolineare una cosa: nessun operatore ha interesse nel manipolare il gioco, e i giochi in generale, semplicemente perché fa molti più soldi senza fare qualcosa di illegale.
Tutti i migliori siti di poker aderiscono strettamente alle regole create dagli enti garanti per offrire ai giocatori un gameplay privo di truffe: questo viene fatto nel migliore dei loro interessi, perché eventuali truffe se scoperte porterebbero a un’immediata perdita di giocatori e quindi di soldi.
Se avete dubbi su un giocatore potete comunque contattare l’assistenza clienti, che potrà indagare sul caso il prima possibile. Al giorno d’oggi, in questo mondo, la reputazione è tutto per chi intende prosperare nel business, un discorso valido anche quando parliamo di possibili slot online truccate.
Ancora una volta il nostro consiglio è quello di giocare solo su piattaforme in possesso di regolare licenza ADM per il gioco a distanza. Inoltre potete visitare uno dei tanti siti di poker online free, che non mettono soldi veri in palio, per imparare le regole base o perfezionare il vostro stile di gioco.
FAQ
Vogliamo infine raccogliere le tante domande frequenti sull’argomento che abbiamo raccolto girovagando sul web. Il poker online è truccato? Se ancora non avete chiara la risposta a questa domanda potete leggere le risposte, ognuna vi rimanderà alla parte specifica dell’articolo in cui approfondiamo la questione.