I Paesi del mondo che proibiscono il gambling e le scommesse

Gioco d’azzardo e betting provocano da sempre grattacapi ai rappresentanti politici, costringendo spesso le autorità competenti a varare norme nazionali per ostacolarne l’esercizio. Andando a spasso per il globo è possibile trovare restrizioni più o meno rigide in materia e in alcuni casi divieti categorici per ogni forma di pratica ludica.
Pietro Romeo, Author at imiglioricasinoonline.net Scritto da: Pietro Romeo

Pubblicato il: 11.09.2024

Immagine di carte da gioco e fiches con segnale divieto

Le limitazioni nei Paesi occidentali

Prima di spingerci oltre i nostri confini nazionali e analizzare i casi esteri più significativi, possiamo prendere in esame le norme italiane relative al gioco d’azzardo. Sul nostro territorio, infatti, gambling e betting si trovano in una “grey zone” legislativa, anche se sono stati regolamentati. Ciò significa che possono essere praticati in sicurezza in alcune sale da gioco fisiche e nei siti online con licenza ADM.

Per ciò che concerne i casinò terrestri, Campione, Venezia, Sanremo e Saint-Vincent, essi sono stati autorizzati con deroga dallo Stato. Le piattaforme di gambling in rete sono invece controllate rigidamente dall’Agenzia Dogane e Monopoli. Tutto ciò per impedire ai giocatori di recarsi in massa a scommettere oltre frontiera o di utilizzare siti esteri poco raccomandabili.

Situazioni molto simili si riscontrano in Polonia, dove le restrizioni si applicano ai casinò virtuali, e negli Stati Uniti. Nonostante la presenza di due vere capitali mondiali del gambling come Las Vegas e Atlantic City, nel resto degli Stati Uniti il gioco d’azzardo viene infatti considerato illegale ed è soggetto a vincoli molto rigidi.

La situazione nel resto del mondo

I Paesi che osteggiano maggiormente il gambling sono quelli islamici. Per questioni prettamente religiose, l’attività ludica è considerata sacrilega e dunque passibile di pene molto severe per chi la pratica. C’è da dire però che, di recente, nazioni come gli Emirati Arabi, notoriamente integraliste in merito, hanno cambiato rotta e creato i presupposti per l’apertura di casinò a Dubai e Abu Dhabi.

Anche in Qatar il gioco d’azzardo è boicottato in modo piuttosto radicale: casinò terrestri e sale scommesse sono vietate, come i siti di betting e di gambling online. Gli abitanti di questa nazione però spesso ripiegano su portali con sede estera per aggirare le normative. Stati musulmani come Egitto e Libano sono invece più tolleranti al riguardo.

Se ci si spinge a Oriente si trovano tanti altri Paesi in cui vige il totale divieto. La Corea del Nord è drastica in tal senso, anche se nella sua capitale Pyongyang è presente un casinò con ingresso esclusivo per i turisti. Il gioco d’azzardo è poi vietato anche in Brunei, in Cambogia e in Giappone.

Giornalista freelance con alle spalle importanti collaborazioni con testate tra cui Il Fatto Quotidiano e La Stampa, dal 2014 mi sono avvicinato al mondo del gambling e iniziato a scrivere articoli a tutto tondo anche su questa tematica.