Antiriciclaggio, ADM tiene alta la guardia: le nuove linee guida
Il tema della lotta al riciclaggio di denaro nel settore del gioco torna a farsi caldo. Ecco allora che torna in campo l’ADM con un nuovo giro di vite per rafforzare la sicurezza e la legalità. L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha così fornito nuove linee guida ai concessionari.Guardia alta contro il mercato sommerso
Nuova stretta da parte dell’ADM per quanto riguarda il tema del riciclaggio di denaro nel settore del gioco, sia terrestre che soprattutto online. Vanno lette in questa ottica le nuove linee guida fornite dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli per serrare le fila sul tema. Un fronte sempre molto delicato e da gestire con la massima attenzione.
L’obiettivo, concretizzato attraverso la determina 692271 del 18 novembre 2024, è quello di condurre al massimo delle forze la campagna di antiriciclaggio. Nelle linee guida si trova dunque un vero e proprio vademecum nel contrasto al riciclaggio di denaro nel mondo del gambling. Sono state fornite delle specifiche molto importanti, che serviranno per migliorare il monitoraggio degli utenti.
L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha ribadito la necessità di combattere con le migliori armi possibili questi fenomeni, che intaccano la bontà del lavoro degli operatori. Così sono arrivati nuovi strumenti per diversi settori del gioco. I primi passi riguardano il settore delle VLT e quello delle scommesse sportive e ippiche. L’ultimo passaggio, infine, riguarda il gioco a distanza.
Antiriciclaggio, i dettagli per VLT e scommesse
Nella determina dell’ADM, sono segnalati alcuni fattori di rischio per le VLT, ma anche diverse situazioni anomale. I concessionari devono rafforzare il monitoraggio dei rapporti percentuali tra l’importo introdotto, puntato e vinto, in relazione al contesto socioeconomico della sala. Un dettaglio importante riguarda l’erogazione dei premi, che secondo l’ADM deve avvenire attraverso “mezzi di pagamento idonei a garantire la piena tracciabilità”.
Passando alle scommesse sportive e ippiche, il maggiore fattore di rischio riguarda l’esistenza di soggetti che provano a operare in Italia sprovvisti della licenza. Dunque, i bookmakers esteri sono obbligati a rispettare la norma antiriciclaggio ma, come si legge nella determina, “l’impossibilità nel censire i punti di tale rete di vendita […] rappresenta il maggior ostacolo all’identificazione dei soggetti”.
Per quanto riguarda il gioco a distanza, ADM ribadisce che l’operatore deve in primis identificare e verificare l’identità di ciascun cliente, per poi rilevare eventuali movimenti “significativi”, ovvero ingenti vincite o perdite in un tempo limitato. L’ultimo passaggio riguarda il “National Risk Assessment” che evidenzia le possibili casistiche di riciclaggio: in quest’ottica si guarda al mercato del betting exchange.