Emirati Arabi e gioco d’azzardo, un affare da 4 miliardi
Sorgerà ad 84km da Dubai il nuovo hotel-casinò di Wynn Resorts; una struttura da 4 miliardi di dollari aprirà a Ras Al Khaimah dopo aver ottenuto la licenza di gioco da parte delle autorità. Una svolta che permetterebbe agli Emirati Arabi di diventare un mercato importante per il settore del gioco d’azzardo.
Scritto da:
Federico Cremonesi
Pubblicato il: 22.11.2024
Il quarto potenziale mercato più grande del mondo
Nel 2027 è prevista l’apertura per il Wynn Hotel & Casinò negli Emirati Arabi, a 84km da Dubai. Un investimento da 3,9 miliardi di dollari che rappresenta una svolta storica per un paese che tradizionalmente ha sempre guardato verso il gioco d’azzardo con diffidenza.
Negli Emirati Arabi il gioco d’azzardo è illegale nel gran parte del paese, ma questo potrebbe presto cambiare. L’Autorità Generale di Regolamentazione del Gioco Commerciale ha approvato la licenza di gioco per la struttura gestita da Wynn, che sarà la prima in assoluto nella regione.
Una mossa che, secondo i portavoce di Wynn, può far diventare gli Emirati Arabi il quarto mercato più grande del mondo dopo Las Vegas, Singapore e Macao. La strategia a lungo termine è quella di aprire più centri che gravitano attorno all’area di Dubai, da sempre sinonimo di turismo di lusso.
Il rischio riciclaggio e il futuro degli Emirati Arabi
Un’insidia concreta è rappresentata dal riciclaggio di denaro. Infatti, il mercato immobiliare di Dubai è noto per aver subito infiltrazioni da parte di trafficanti e terroristi, e l’apertura di eventuali altri casinò potrebbe aumentare il pericolo di riciclaggio.
Attualmente quello di Wynn Resorts è l’unico progetto in cantiere previsto nel paese; gli esperti ipotizzano però che, se eventuali altre regioni degli Emirati dovessero aprire al mercato del gambling, si potrebbe generare un business da 4-5 miliardi di dollari all’anno.
Al centro di questa liberalizzazione per il gioco d’azzardo ci sarebbe anche l’idea di mantenere un vantaggio nei confronti dell’Arabia Saudita, da sempre rivale turistico, economico e commerciale degli Emirati Arabi nella zona del Golfo del Persico.
