Thailandia, legalizzare i casinò per contrastare i dazi di Trump
I dazi imposti da Donald Trump stanno portando una serie di reazioni diverse tra loro, almeno tra le nazioni maggiormente colpite. Si sta lavorando in maniera intensa per trovare una soluzione. L'ultima idea arriva dalla Thailandia, dove il Governo sta pensando alla legalizzazione dei casinò nel proprio Paese.
Thailandia, casinò legali per contrastare i dazi
Il principale promotore di questa nuova misura, sicuramente non prevista almeno fino a qualche settimana fa, è stato Phumtham Wechayachai. Il vicepremier del Governo guidato dal presidente Paetongtarn Shinawatra ha lanciato questa proposta durante l’ultimo Consiglio dei Ministri. Una nuova opzione che, a detta del numero 2 dell’esecutivo thailandese, rappresenterebbe una delle opportunità di rilancio più concrete al momento.
Donald Trump, con il discorso pronunciato alcuni giorni fa e divenuto ormai celebre, è stato molto chiaro. La lista dei Paesi che verranno colpiti dai dazi degli Stati Uniti è lunga. Ma se ci sono casi, come gli Stati membri dell’Unione Europea, per i quali la misura è stata sospesa, in Thailandia e nelle altre nazioni asiatiche non sono previsti sconti.
Nel caso specifico, la Thailandia si trova costretta a pagare un conto assai salato. L’imposta stabilita dall’esecutivo guidato da Donald Trump, infatti, ammonta al 36% di tasse aggiuntive sulle esportazioni dei propri prodotti negli Stati Uniti. Una vera e propria mazzata, con un impatto sul mercato e sul giro di affari del Paese asiatico stimato sui 15 miliardi.
Thailandesi spaccati su questa misura: i numeri
Il Governo thailandese sta valutando diverse soluzioni per contrastare questo pesante impatto dei dazi, che azzererebbe ogni previsione di crescita per il 2025. L’opzione di legalizzare i casinò resort portata avanti dal vicepremier Wechayachai è supportata da numeri importanti. Rendere legali queste strutture, infatti, andrebbe a generare un indotto che oscilla tra i 9 e i 15 miliardi all’anno.
Tra le strutture che verrebbero toccate da questo provvedimento, spiccano senza dubbio i casinò di Bangkok, la capitale del Paese asiatico. Tuttavia, altre strutture distribuite sul territorio nazionale diventerebbero totalmente legali. Tra queste spiccano quelle situate nelle province di Chiang Mai, Chonburi e Phuket, altre roccaforti del gambling in presenza in Thailandia. Restano da superare però alcuni scogli.
Il più importante sembra essere il gradimento non troppo elevato da parte della cittadinanza thailandese. In base a un recente sondaggio, infatti, il 59% dei cittadini si dice contrario alla legalizzazione dei casinò resort. Un ulteriore 30% non li approva, ma non si opporrebbe in caso di nuova normativa. In ogni caso, l’ultima parola su questo tema spetta al Governo.