Parigi chiude i club di gioco per 6 mesi: lo stop può estendersi
Brutte notizie per i club di gioco di Parigi e per i circa 1.500 addetti ai lavori, a causa della chiusura imposta almeno per i prossimi 6 mesi. La crisi. Una decisione che apre però degli squarci poco rassicuranti per il futuro del gaming nella capitale della Francia.
Parigi dice basta al gioco per sei mesi
La decisione è stata presa dal Governo francese, a causa dell’assenza di un quadro legislativo chiaro sulla materia. La caduta dell’esecutivo retto da Michel Barnier ha accelerato questo processo, visto che il premier uscente aveva previsto la proroga e la successiva autorizzazione permanente per le sale da gioco presenti a Parigi. Il progetto, però, non ha mai visto la luce.
Una delle prime conseguenze a questo cambio di scenario sulla scena politica in Francia, ha toccato proprio le case da gioco di Parigi e di tutta la Francia. A salvarsi sono stati solo i casinò riconosciuti, in quanto dotati di una licenza diversa e stabilita negli anni. A pagarne le conseguenze, come sempre accade, sono i dipendenti delle strutture.
Sono circa 1.500 gli addetti ai lavori, che dal 1° gennaio 2025 sono rimasti senza una occupazione. In questo senso, però, il Governo francese retto dal neopremier François Bayrou ha cercato di porre rimedio. Per i dipendenti delle sale da gioco, infatti, è stata prevista una specie di cassa integrazione che consiste nella copertura del 60% del salario percepito.
Lo stop potrebbe diventare più lungo
Tuttavia, chi crede che questi sei mesi di chiusura possano bastare, commette un grave errore. I club di gioco di Parigi, infatti, potrebbero restare chiusi per un periodo ancor più lungo. Il motivo è legato alla solidità del nuovo Governo, generato dopo la caduta dell’esecutivo di Barnier. Il timore ricorrente è quello di un nuovo rimpasto durante l’estate prossima.
Dunque, il rischio è quello di dover attendere ancora tanto tempo prima che le carte possano tornare a volare all’ombra della Tour Eiffel. Il gioco nella Capitale non è di certo una delle priorità per un Governo che si è insediato da appena un mese. Intanto tanti eventi live, come l’EPT Parigi, sono stati annullati fino a data da destinarsi.
La chiusura delle case da gioco di Parigi è solo l’ultima delle brutte notizie che riguardano il settore in Francia. Prima dell’effettiva caduta, infatti, Governo Barnier aveva approvato un aumento delle tasse anche sul gaming in presenza. Lo stop ai club della Capitale è dunque l’ennesima mazzata inflitta ai danni del movimento nel Paese d’Oltralpe.