Da Ed Thorp in giù, le leggende della Blackjack Hall Of Fame
In principio fu Edward O. Thorp, matematico che scrisse il libro “Beat the dealer”, facendo scoprire al mondo il conteggio delle carte. Da allora, il gioco del 21 è diventato popolarissimo e anche pericoloso per i casinò, producendo giocatori leggendari. Molti di essi sono oggi nella Blackjack Hall Of Fame.Anche il Blackjack ha la sua Hall Of Fame
In genere, si tende ad associare il concetto di “hall of fame”, inteso come “arca della gloria”, agli sport e ai loro campioni. Qualcuno potrebbe storcere il naso, se sentisse parlare della “Blackjack Hall Of Fame”, eppure la sua stessa esistenza è la prova del fatto che si tratta di un gioco di abilità.
Mentre molti sono prigionieri dei propri bias, il mondo va avanti grazie a menti illuminate, come ad esempio quella di Edward O. Thorp. Questo matematico americano, scrisse nel 1962 un libro intitolato “Beat the Dealer”, forse neanche immaginando che sarebbe diventato una sorta di “bibbia” del Blackjack. Nel testo veniva infatti dimostrata l’efficacia del metodo del conteggio delle carte.
Grazie a Thorp, oggi nella Blackjack Hall Of Fame, iniziarono a venire fuori giocatori e soprattutto gruppi di giocatori, che hanno fatto la fortuna e guadagnato una fortuna con questo gioco. Il primo a mettere in pratica il sistema fu Al Francesco, leggenda vivente del gioco, che letteralmente inventò i cosiddetti “blackjack teams”, ovvero professionisti che si alleano per battere il banco.
Altri membri famosi e il fascino eterno del BlackJack
Ad oggi sono trenta, i nomi presenti nella Blackjack Hall Of Fame, tutti giocatori e giocatrici che hanno fatto la storia, ma sorprende un’assenza: quella di Bill Kaplan, ovvero l’ideatore di quel MIT Blackjack Team che ispirò il famoso film “21” e che portò la popolarità planetaria del BJ a livelli forse mai visti prima.
L’aspetto forse decisivo, nell’irresistibile fascino del Blackjack, è la sua natura rivoluzionaria, quasi sovversiva. Grazie all’abilità data da strategia e conteggio delle carte, è infatti possibile battere l’imbattibile, ovvero il banco dei casinò, costretti a cercare contromisure. Ciò ha una presa enorme sulla gente, ma ha anche consentito ad alcuni giocatori di diventare ricchissimi. Come Don Johnson, ad esempio.
Johnson riuscì a vincere qualcosa come 15 milioni di dollari ai casinò di Atlantic City, in un periodo di appena sei mesi, nel 2011. Poi venne bannato da tutte le case da gioco, destino comune dei più forti. Tra questi c’è anche Bill Benter, grande esperto di gambling e corse di cavalli, che guadagnò cifre altissime con il Blackjack, prima di venire incluso nella “lista nera”.